Come diventare prefetto: chi è e cosa fa questa figura

Ti chiedi come diventare prefetto? Scopri i requisiti necessari, come si accede al concorso da prefetto e quanto guadagna questa figura

Il prefetto si occupa di promuovere e mantenere la sinergia tra le realtà del territorio (Governo, Province, Amministrazioni Locali e Statali periferiche). Di conseguenza, chi intende arrivare ai vertici della carriera prefettizia dovrà applicarsi con metodo e impegno, data l’alta responsabilità dell’incarico. Se ambisci a diventare prefetto e vuoi familiarizzare con quello che ti aspetta, puoi partire leggendo il nostro articolo!

Come diventare prefetto: chi è questa figura?

Come diventare prefetto infografica

La figura del prefetto affonda le sue radici molto lontano nel tempo: nata in Italia durante il dominio napoleonico per sovrintendere ai dipartimenti in cui era suddiviso il territorio, ricoprì un ruolo rilevante anche nell'Italia post-unificazione e in epoca fascista. Negli anni del dopoguerra, tuttavia, si aprì un dibattito sull’efficacia o meno del prefetto, il cui esito portò a una sua subalternità nei confronti del cosiddetto commissario di governo.

La riforma del titolo V della costituzione (varata dalla legge di riforma costituzionale 3/2001) ha però cambiato le carte in tavola: il commissario ha perso le sue funzioni e pertanto si è creato un vuoto, riempito dal prefetto che è diventato nuovamente un ponte tra Governo e Provincia, tra istituzioni pubbliche e società civile. In parole più formali, rappresenta il governo territoriale di province e città metropolitane, ed è preposto a un ufficio denominato "Prefettura-Ufficio territoriale del governo" (Utg).

Per concludere la nostra disamina su chi è il prefetto, specifichiamo che dipende direttamente dal Ministero dell’Interno, sebbene sia il Presidente del Consiglio, sia i singoli ministri possano emanare delle direttive a lui rivolte. E per scoprire come diventare prefetto, non perderti i prossimi paragrafi.

Requisiti per la carriera prefettizia

Il primo passo per diventare prefetto consiste nell’avere i requisiti adatti per accedere al concorso, ovvero:

  • laurea magistrale a indirizzo giuridico, economico o storico-sociologico;
  • cittadinanza italiana;
  • età non superiore a 35 anni;
  • qualità morali e di condotta incensurabili;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • idoneità fisica all'impiego;
  • posizione regolare nei confronti degli obblighi militari.

Se in possesso di queste caratteristiche, il candidato potrà inviare, in via telematica, la domanda di partecipazione al concorso per la prefettura: gli basterà accedere con le credenziali SPID a una sezione apposita del sito del Ministero dell’Interno.

Se nel tuo futuro vedi la carriera prefettizia e ti chiedi dove conseguire una laurea magistrale in Giurisprudenza, puoi rivolgerti alle Università Telematiche: in questo modo, approfitterai di un percorso formativo pratico e comodo, con lezioni da seguire online dove e quando vuoi. E alla fine, acquisirai anche un titolo riconosciuto dal Miur (e che quindi ti permetterà di iscriverti al concorso da prefetto). Per scegliere il corso di laurea più adatto a te, clicca sul bottone qui sotto e compila il modulo, così da ricevere una consulenza gratuita.

Concorso per la prefettura: le prove

Il concorso prevede solitamente una prova preselettiva consistente nella risoluzione di quesiti a risposta multipla, relativi alla materia del diritto. In seguito, sulla sezione del Ministero dell’Interno, sarà pubblicato l’elenco dei candidati ammessi a sostenere queste prove scritte:

  • lo svolgimento di tre elaborati, rispettivamente, su diritto amministrativo e/o diritto costituzionale, diritto civile, storia contemporanea e della pubblica amministrazione italiana;
  • la risoluzione di un caso in ambito giuridico-amministrativo o gestionale-organizzativo;
  • la traduzione, con l’uso del vocabolario, di un testo o nella risposta a un quesito in inglese o in francese a scelta dal candidato.

La prima prova dura 8 ore, la seconda 7 ore, la terza 4 ore.

Alle prove orali sono ammessi coloro che abbiano ottenuto una media di almeno settanta centesimi nelle prove scritte. L’esame verte sulle materie delle prove scritte e sulle seguenti:

  • sociologia e scienza dell’organizzazione;
  • diritto comunitario e penale;
  • scienza delle finanze;
  • legislazione speciale amministrativa relativa al Ministero dell’Interno;
  • amministrazione del patrimonio e di contabilità generale dello Stato.

Nel corso della prova si accerta, inoltre, la competenza informatica dell’aspirante prefetto. Le prove orali si superano con una votazione di almeno sessanta centesimi. Il punteggio complessivo è determinato dalla media dei voti ottenuti nelle prove scritte sommata al voto della prova orale. Dopo il superamento delle prove verrà pubblicata una graduatoria, stilata in base al punteggio conseguito e ai titoli del candidato.

Dopo il concorso da prefetto

Chi supera con successo tutte le fasi dell’iter concorsuale diventa consigliere e deve svolgere un corso di formazione di due anni, comprensivo di un tirocinio. Dopo il primo anno si viene già sottoposti a una valutazione che permette, in caso, di diventare viceprefetto aggiunto.

Chi ha ricoperto questo ruolo per 9 anni e sei mesi può aspirare alla qualifica di viceprefetto. Come funziona esattamente la procedura? Tutti i viceprefetti aggiunti sono inseriti in una graduatoria valutata dal Consiglio di amministrazione del Ministero dell’Interno, e devono frequentare un corso di formazione con esame finale. Infine, per diventare prefetto occorre ricevere una nomina da parte del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’Interno.

Cosa fa il prefetto?

Coloro che raggiungono i vertici della carriera prefettizia si occuperanno in primis di sicurezza pubblica, immigrazione e protezione civile.

Sicurezza pubblica

Il prefetto è preposto all'attuazione delle direttive ministeriali e al coordinamento delle forze di polizia, ed è anche responsabile provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Immigrazione

In questo caso il prefetto si dedica alla sicurezza, all’integrazione e alla tutela dei diritti inviolabili della persona.

Protezione civile

Il prefetto deve salvaguardare le persone e il territorio dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali. Inoltre, coordina gli interventi delle forze operative per la gestione dell'emergenza.

Chi intende diventare prefetto avrà inoltre a che fare con:

  • l’organizzazione delle consultazioni elettorali e referendarie, insieme agli appositi uffici elettorali;
  • il corretto funzionamento e la costituzione degli organi elettivi di Comuni e Province;
  • la sospensione e lo scioglimento dei consigli comunali;
  • la vigilanza sulle funzioni dei sindaci;
  • la toponomastica;
  • i tentativi di conciliazione a garanzia dei servizi pubblici essenziali;
  • il riconoscimento delle persone giuridiche;
  • l'assegnazione di sanzioni amministrative di varia natura e relative al Codice della Strada;
  • le richieste di accesso al fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, dell’usura o dell’estorsione;
  • il cambiamento del cognome o del nome di minori o di maggiorenni.

Specifichiamo che, nel corso della sua carriera, il prefetto può ricoprire anche le posizioni di capo e vice capo della Polizia di Stato, capo di gabinetto, capo di dipartimento e titolare di un ufficio dirigenziale generale.

Lo stipendio del prefetto

Abbiamo visto che prima di diventare prefetto bisogna passare per diversi ruoli, ognuno dei quali avrà uno stipendio adeguato alle competenze assegnate. Il consigliere percepirà così circa 1.800 euro al mese (il salario subisce delle variazioni in base al Comune di residenza), mentre il viceprefetto arriverà a cifre comprese tra i 3.700 e i 4.000 euro mensili. Lo stipendio del prefetto, infine, può toccare anche i 7.000 euro al mese.

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