Come diventare consulente legale: requisiti e percorso formativo
Scopri tutto quello che c’è da sapere su come diventare consulente legale leggendo la nostra guida
ARGOMENTI DEL POST
- Come diventare consulente legale: cosa fa
- Come diventare consulente legale
- Consulente legale: requisiti
- Tipologie di consulente legale
Le materie giuridiche sono la tua passione e vorresti saperne di più sugli sbocchi professionali di questa area formativa? Questo articolo fa proprio al caso tuo: nei prossimi paragrafi troverai tutte le risposte alle tue domande su come diventare consulente legale, anche conosciuto come legal counsel o specialist.
Come diventare consulente legale: cosa fa
Il consulente legale può fornire consigli, pareri e informazioni su questioni giuridiche ai suoi clienti. Una volta che gli viene sottoposta la problematica, il consulente studia la normativa relativa al caso e i precedenti giudiziari, per poi suggerire al cliente la soluzione migliore per tutelare i suoi interessi. Può anche sporgere querele o inviare lettere di messa in mora del debitore per conto del cliente.
Cosa non può fare chi intende diventare consulente legale? Innanzitutto, in nessun caso i consigli forniti da tale figura possono aggirare le normative esistenti. In secondo luogo, il lavoro del consulente legale si ferma prima di arrivare nell’aula di un tribunale: non trattandosi di un avvocato, può fornire solo consulenza stragiudiziale (ovvero esterna al processo, o giudizio). Affronteremo meglio questo discorso nel paragrafo sulla differenza tra avvocato e consulente legale.
Come diventare consulente legale
Per diventare consulente legale ci vuole una preparazione di stampo universitario e ovviamente legata all’ambito giuridico. Perciò una laurea magistrale in Legge (classe LMG-01) è perfetta, così come una laurea triennale in Giurisprudenza (classe L-14): all’interno di questa definizione a ombrello troviamo i corsi di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici e in Operatore Giuridico d’Impresa.
Questi corsi di laurea sono presenti anche nelle Università Telematiche, grazie alle quali è possibile studiare online dove e quando si vuole. Sulle loro piattaforme e-learning, infatti, si trova tutto il materiale didattico insieme alle videolezioni, tenute da docenti altamente qualificati. Se ritieni che questa modalità di studio sia adatta a te, sappi che puoi iscriverti in qualsiasi momento dell’anno a una di queste triennali in Giurisprudenza online:
- Laurea in Scienze Giuridiche – Mercatorum
- Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici (UniMarconi)
- Laurea in Diritto ed Economia delle Imprese - Unifortunato
- Laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa – eCampus
- Laurea in Consulente del Lavoro e Giurista d’Impresa (eCampus)
- Laurea in Diritto della Sicurezza sul Lavoro - UniNettuno
- Laurea in Operatore Giuridico d'Impresa - UniNettuno
- Laurea in Diritto della Società Digitale - UniNettuno
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Consulente legale: requisiti
Il consulente ideale deve avere ottime doti di ascolto e comunicazione: sembra scontato ma non lo è, perché le persone che si rivolgono a lui hanno bisogno di chiarimenti in materia giuridica, che può essere decisamente ostica per chi non la “mastica” regolarmente. Il consulente ha quindi il compito di sbrogliare le dinamiche più contorte per renderle accessibili e sintetiche.
Per arrivare a farlo, oltre all’approfondita conoscenza del diritto, deve essere estremamente puntiglioso e minuzioso nelle sue ricerche, così da prospettare al cliente un ventaglio appropriato di piani d’azione. Completano il quadro doti diplomatiche e ovviamente la passione per il proprio mestiere.
Tipologie di consulente legale
Possono esistere diverse tipologie di consulente legale, come:
- il consulente legale informatico
- il consulente legale-politico
- il consulente legale d’impresa
Il consulente di tipo informatico aiuta i reparti tecnologici delle aziende nella corretta gestione degli aspetti legali. Il consulente politico, invece, consiglia i politici in campagna elettorale per assicurarsi che questa avvenga nel rispetto della normativa vigente. Abbiamo infine il consulente più comune, ovvero quello di impresa, che può fornire pareri sulla contrattualistica, sulla normativa su privacy e trattamento dati e in generale sulla politica aziendale.
Ma non è finita qui: infatti, chi intende diventare consulente legale potrà occuparsi anche di diritto di famiglia (consulenze su divorzi, separazioni, affidamenti), o diritto del lavoro (retribuzione del dipendente, sicurezza e igiene sul lavoro). Infine, questa figura ha modo di lavorare come dipendente o come libero professionista.
La differenza tra avvocato e consulente legale
Ma quindi qual è la differenza tra avvocato e consulente legale? Il primo risulta un professionista iscritto all’Albo degli Avvocati che può fornire anche consulenze legali; mentre il consulente, se non è iscritto all’Albo, non può svolgere le attività giudiziarie espressamente riservate all’avvocato, come la rappresentanza del cliente in tribunale oppure la redazione degli atti con i quali si introduce una causa.
In generale le persone si rivolgono in primis al consulente per avere una panoramica delle azioni legali che possono intraprendere, in modo da capire se dopo è necessario rivolgersi a un avvocato. Succede anche di frequente che sia il consulente legale a indirizzare le persone a un avvocato se pensa che ce ne sia il motivo; anzi, talvolta gli studi legali stessi si avvalgono del consulente per alleggerire il lavoro di valutazione dei casi che gli vengono presentati.
DOMANDE FREQUENTI
Chi intende diventare consulente legale deve avere una preparazione di stampo universitario e ovviamente legata all’ambito giuridico. Perciò può optare sia per una magistrale in Legge (classe LMG-01), sia per una triennale in Giurisprudenza (classe L-14): all’interno di questa definizione a ombrello troviamo i corsi di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici e in Operatore Giuridico d’Impresa.
Il consulente legale può fornire consigli, pareri e informazioni su questioni giuridiche ai suoi clienti. Una volta che gli viene sottoposta la problematica, il consulente studia la normativa relativa al caso e i precedenti giudiziari, per poi suggerire al cliente la soluzione migliore per tutelare i suoi interessi.
Il primo risulta un professionista iscritto all’Albo degli Avvocati che può fornire anche consulenze legali; mentre il consulente, se non è iscritto all’Albo, non può svolgere le attività giudiziarie espressamente riservate all’avvocato, come la rappresentanza del cliente in tribunale oppure la redazione degli atti con i quali si introduce una causa.
Se necessiti di maggiori informazioni, non esitare a scriverci, ti risponderemo fornendoti una consulenza del tutto gratuita nel minor tempo possibile.